:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 
« torna indietro | leggi il testo | scrivi un commento al testo »

Commenti al testo di Giorgio Mancinelli
lincomunicabile vicinanza dellombra

Sei nella sezione Commenti
 

 Rosetta Sacchi - 20/05/2023 22:37:00 [ leggi altri commenti di Rosetta Sacchi » ]

Leggo e rileggo questi versi e, può darsi che quello che mi appresto a scrivere ha poco o niente a che fare con questa poesia di Giorgio Mancinelli.
Ma la lettura di “L’incomunicabile vicinanza dell’ombra” mi ha portato a pensare che i poeti sono ispirati dall’ombra dell’anima, tra visibile ed invisibile, possibile ed impossibile, sono esseri malinconici, anche quando raggiungono apici di massima creatività.
L’ombra non vuole comunicare nulla è lì come contrapposizione alla luce. Così l’ombra esiste per sé mentre la luce è in un certo qual modo volubile e nel suo manifestarsi l’ombra è deformazione, mentre nel labirinto della mente è essenza, sfuggente, misteriosa, al di fuori della coscienza.
Tutti abbiamo un’ombra, la faccia oscura di sé inaccettabile, nella psicoanalisi di Jung, e l’uomo civile tende a dimenticare la sua faccia oscura, come se appartenesse al passato.
Tutti abbiamo un’ombra. E mi vien da pensare che “ a volte vorrei interrogare la mia ombra. Lei conosce già il buio di cui è fatto l’aldilà" , per dirla con le parole di Fabrizio Caramagna.